Iridologia
L’iridologia è un’antichissima tecnica d’indagine che risale molto probabilmente a 1000 anni prima della nascita di Cristo. In quell’epoca lontana, l’uomo contemplava il cielo, osservava la Natura e i vari rapporti esistenti tra le cose, gli esseri viventi e gli avvenimenti; in tal modo le leggi terrene e quelle del cielo si compenetravano e l’Uomo dei tempi remoti guardava gli occhi per poter conoscere lo stato di salute.
I nostri occhi parlano ed esprimono non solo le nostre emozioni nell’immediatezza di chi li osserva: essi sono una vera e propria mappa da leggere e da interpretare.
Da un attento esame dell’iride ogni segno, che sia un’iperpigmentazione, un arco di cerchio, una lacuna, un segno in rilievo, ecc.,ha sempre un significato riferito all’organo su cui è localizzato.
Pertanto è possibile scoprire le nostre predisposizioni genetiche, le nostri parti deboli.
E’ così che l’iridologia diventa un valido mezzo d’indagine volto a prevenire e la malattia.
L'IRIDOLOGIA E I SEGNI DELL'INTOSSICAZIONE
Osservare ed analizzare l'iride vuol dire saper dare un significato a tutti i segni presenti in essa. Tra i numerosissimi segni è possibile rilevare sia la predisposizione all'intossicazione, sia un'intossicazione in atto.
In entrambi i casi è possibile intervenire per ridurne le conseguenze. Un organismo sempre ben pulito e drenato è sicuramente meno aggredibile da una qualsivoglia malattia. Il nostro organismo è perfetto ed è dotato di tutti i sistemi per autodisintossicarsi. Quando però uno stile di vita come quello dei nostri giorni spesso ci porta a fare i conti con l'aumento delle malattie acute e croniche, è un bene pensare a come aiutare il nostro corpo ad essere più forte e reattivo. Depurare il nostro corpo è un gesto iniziale verso una maggiore consapevolezza del nostro essere.
I segni dell'intossicazione sono in genere molto evidenti, a volte è possibile vederli anche senza l'ausilio dell'iridoscopio o della lente apposita. Il loro colore varia in base anche al colore dell'iride stessa: per questo su un'iride azzurra possono assumere la forma di fibre biancastre o colorate dal giallo all'arancio, fino al color ruggine o marrone. Nelle iridi chiare possono essere individuate come delle fibre singole o multiple che formano l'immagine di una ruota; in un'iride scura appaiono invece come delle strisce radiali in rilievo più scure del colore dell'iride. Indicano in generale un processo infiammatorio, un'irritazione e vengono interpretate come un segno di accumulo, ingorgo, gonfiore, disordine, disfunzione. I segni che ci indicano la presenza di un'intossicazione vengono chiamate iperpigmentazioni e si dividono in due gruppi: le iperpigmentazioni endogene e le iperpigmentazioni esogene.
Le macchie d'intossicazione visibili ad occhio nudo appaiono di colore nero, marrone fino ad arrivare al rosso. Esse si sono costituite in seguito ad un'aggressione psicologica di forte entità o ad una forte emozione quando sono di colore nero o molto scure; se invece il colore varia dal bruno al marrone al rosso mattone indicano uno stato psorico. La “psora” è l'insieme dei sintomi o dei disturbi che sopraggiungono in seguito al rientro di un'eruzione ottenuta per mezzo dell'applicazione di pomate. Esse rappresentano ciò che dal corpo “non è uscito”. Le persone che presentano questo tipo di macchie sono soggette all'eczema, asma, diarrea, emicranie e reumatismi. Le macchie tossiniche di colore tendente al rosso indicano la presenza di farmaci non eliminati e i soggetti che presentano queste macchie hanno spesso un sistema immunitario debole, per cui sono predisposti alle infezioni microbiche e anche all'anarchia cellulare.
Le iperpigmentazioni endogene appaiono come dei fiocchi bianchi, dall'aspetto cotonoso. Esse indicano la presenza di scorie provenienti dalla combustione di energie o di prodotti risultanti dalla combustione delle sostanze azotate dell'organismo, come ad esempio gli urati. Sono indice di disturbi del metabolismo e rappresentano la predisposizione all'artrosi, ai calcoli alla vescica e i tofi della gotta. Le scorie da combustione possono essere presenti anche in persone che svolgono notevoli lavori fisici. Questi soggetti sono carenti di vitamina C e vitamina B9, se non vengono reintegrate con una buona alimentazione o con l'integrazione, motivo per cui le scorie non vengono facilmente smaltite e appaiono evidenti durante un'indagine iridologica.
Le iperpigmentazioni esogene sono colorate e sono la conseguenza di prodotti di provenienza esterna che non sono stati eliminati: gas o radiazioni nocive, tabacco, alcolici, droghe, farmaci, coloranti. Le scorie prodotte da queste sostanze non si autoeliminano e si depositano prevalentemente nel fegato, nell'intestino, nei reni e nella pelle. Solo attraverso un buon drenaggio degli organi emuntori è possibile eliminarle. E' possibile trovare dei segni di intossicazione esogena anche a livello articolare: questo è il motivo per cui spesso si scatenano delle crisi di artrite acuta ad esempio nel ginocchio, nell'anca o nella spalla.
Tutte le informazioni qui riportate sono tratte da testi e letteratura medico- scientifica. Sono pubblicate ad esclusivo scopo informativo e non vogliono sostituirsi ad una alimentazione e ad uno stile di vita equilibrato.
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